Spasibo Russia Operazione Militare Speciale ( taccuino 24 febbraio – 24 maggio )
Aleksandr Dugin – Maurizio Murelli
Spasibo Russia
Operazione Militare Speciale ( taccuino 24 febbraio – 24 maggio )
Il presente volume raccoglie gli scritti di Aleksandr Dugin e Maurizio Murelli pubblicati sulle pagine del social network Facebook nel corso dei primi tre mesi (24 febbraio – 24 maggio 2022) dell’“Operazione militare speciale” intrapresa dalla Federazione russa in territorio ucraino. Quelli di Dugin, apparsi sulla bacheca Idee&Azione curata da Lorenzo Maria Pacini, che ne è anche il traduttore, hanno un taglio filosofico, geopolitico e per certi versi anche metafisico; quelli di Murelli, al contrario, sono ad impronta polemica, cronachistica e storica. A differenza di quelli del filosofo russo, concepiti in modo da poter essere assunti come capitoli di un saggio, quelli dell’editore italiano sono scritti con linguaggio da social: trasferiti in questa pubblicazione cartacea non sono stati modificati quasi per nulla, mantenendo per intero l’impronta estemporanea tipica dei post sui social. Il loro insieme costituisce un diario degli accadimenti, attento non solo al teatro ucraino ove si svolge il conflitto, ma anche e soprattutto ai vari soggetti, in primis USA ed Europa — ovvero l’Occidente —, che tale conflitto hanno provocato e poi implementato.
Se è pur vero che molte delle motivazioni dell’Operazione militare speciale trovano fondamento nelle ragioni della Federazione russa, alcune di esse sono o dovrebbero essere fatte proprie da chi in Europa — cosa ben diversa dalla UE — reputa di vitale importanza affrancarsi dall’infernale dominio USA e dalla secolare colonizzazione imperialista dell’Europa estesa al mondo intero. L’impresa russa in Ucraina contrasta l’espansionismo del Nuovo Ordine Mondiale a trazione (e nell’interesse) USA; contrasta, sul piano geopolitico prima che su altri livelli, la concezione unipolare americana che, sul piano militare, opera manovrando la NATO a proprio piacimento e per il proprio interesse, mentre su quello “politico” estende il suo dominio valoriale sull’intero globo, sradicando culture, specificità sociali, indipendenze, identità.
Noi europei, i colonizzati e ubriacati da false equazioni (liberismo = democrazia, democrazia liberale = libertà), zombizzati e ridotti a schiavi volontari nell’interesse statunitense, privati della possibilità di filarci la nostra storia e di edificarla richiamandoci alle nostre radici, dovremmo come minimo essere grati alla Russia di aver rimesso in moto la Storia, di aver reagito alla prepotenza USA.
Gli scritti che seguono ben spiegano le ragioni di gratitudine di quegli italiani ed europei ancora liberi che vedono nell’azione russa l’ultima possibilità di riscatto e liberazione, partendo dalla sottrazione del territorio ucraino all’Impero del Male.
In russo, per ringraziare si dice спасибо (“spasibo”, pronuncia “spasìba”). L’origine di questa parola deriva dall’antico slavo спаси бог, “spasi bog”, che si traduce letteralmente con “Dio salva(ci)”: un’etimologia significativa che fa sì che l’utilizzo di questa parola assuma anche la dimensione di una magica invocazione. E se ancora esiste un luogo ove un Dio manifesta la propria presenza, quel luogo è appunto Mosca, che nel Terzo millennio invera le istanze di Roma — e precisamente per questo Mosca è considerata la “Terza Roma”.
ISBN: 9788898809929
Pag. 510 – edizione 2022
Aga Editrice