La malafede. Perché oggi è indecente essere cristiani
Renato Testa
Perché oggi è indecente essere cristiani
L’ateismo del professor Renato Testa non è recente. Tutt’altro.
Esso nasce addirittura durante l’adolescenza, per l’esattezza negli anni delle superiori – per di più, ironia della sorte, in una scuola salesiana, il Sacro Cuore di Roma – e mette solide radici grazie ai successivi studi storico-filosofici, quando l’autore si rese conto che, a partire dal secolo dei Lumi, quasi tutti i maggiori pensatori erano atei o agnostici. Grazie a Hume, Kant, Schopenhauer, Feuerbach, Marx e Nietzsche, Renato Testa comprese che “Dio è morto”. Ecco perché, una volta in pensione – dopo una lunga carriera come docente -, l’autore ha messo per iscritto il suo pensiero ateo nel libro che avete tra le mani. Un “mattone” di oltre cinquecento pagine, ma di facile e gradevole lettura, scritto con stile scorrevole e brioso, oltre che ricco di ironia.
Renato Testa afferma che, paradossalmente, a spingerlo a mettere mano alla pena è stata, anni fa, un’affermazione di papa Francesco: “Ognuno ha non solo la libertà e il diritto, ma anche l’obbligo di dire ciò che pensa per aiutare il bene comune”.
Ebbene, in questo libro l’autore dice ciò che pensa, ciò che per lui è vero e in questo modo, nel suo piccolo, egli vuole contribuire al “bene comune” citato dal papa aiutando gli uomini a “liberarsi da una visione mistificata della realtà, da falsità, precetti, sensi di colpa e arcaiche superstizioni, perché possano vivere un’esistenza più autentica, più serena e felice”.
La malafede è stato pubblicato in origine da Albatros. L’edizione realizzata da Formamentis è stata profondamente riveduta e ampliata, oltre che arricchita dal punto di vista grafico.
ISBN: 9788831325004
Pag. 536 – edizione 2019
Editore: Formamentis
Collana: Anticlericale