Cura il tuo prossimo come te stesso. Sul corpo. Tra silenzio e parola
a cura di Michele Colasanto – Mario Colombo
Cura il tuo prossimo come te stesso
Sul corpo. Tra silenzio e parola
Il malato non può essere consegnato solamente ai medici, affidato esclusivamente alla medicina. Al malato è necessaria un’interpretazione del suo stato di paziente e la medicina da sola non può dargliela. La medicina si preoccupa di come curare il male, di come mettere dei rappezzi alla salute, di come rimandare la morte: ma non offre alla persona lo spazio in cui elaborare il significato della malattia.
Ecco perché è urgente “ri-umanizzare” la cura e l’assistenza dei malati, pur in una società dai rapporti più articolati e meno immediati. Infatti, non si tratta di porsi di fronte al malato con la mentalità di chi, con l’ausilio della sua altissima e lodevole specializzazione, cerca di intervenire su una specie di meccanismo senza anima e senza volto. Piuttosto, si tratta di mettere in risalto che dietro a ogni malattia con la quale si viene a contatto, e che si deve cercare di curare nel modo più opportuno, più aggiornato e più efficace, sta sempre una persona con la quale entrare in rapporto.
Per far sì che le strutture sanitarie diventino un autentico luogo di cura i medici ed il personale sanitario devono diventare anche “esperti di umanità”, accogliere, relazionarsi, empatizzare. E questo vale, in senso etico, filosofico ed umano, non solo quando si affronta la cura delle diverse patologie, ma anche in peculiari situazioni di sofferenza della persona, contraddistinte da un conflitto con il proprio corpo, come la disforia di genere e i disturbi alimentari.
ISBN: 9788849007794
Pag. 168 – edizione 2024
edizioni: Il Pensiero Scientifico Editore